Una trasmissione granitica (grazie ai ponti del Patrol GR e ai nuovi alberi Italgiunti) che assicura una trazione totale, le sospensioni completamente riviste con due quadrilink dalle geometrie ideali e una serie completa di protezioni della carrozzeria hanno trasformato questa Jeep in una macchina da estremo performante, sicura, godibile in ogni situazione e affidabile
Testo di Francesco Fatichenti
I PRO
– Guidabilità su strada e fuoristrada
– Stabilità in fuoristrada
– Affidabilità della meccanica
I CONTRO
– Mancanza di roll bar adeguato
– Consumo carburante elevato
Se avete partecipato ad un’edizione recente dell’ormai famoso raduno abruzzese “Sulle tracce del Mammut”, uno degli eventi più apprezzati e “gettonati” del Centro Italia, sicuramente avrete notato questa superba Wrangler rossa: non solo per la preparazione da off road estremo, ma anche perché è la macchina di Cristian Porfirio, presidente del club omonimo (il gruppo Sulle tracce del Mammut si è costituito associazione sportiva, affiliata all’ASI, proprio poche settimane fa) e, pertanto, costantemente in azione lungo il percorso della manifestazione, insieme alle altre dello staff.
Cristian, impiegato di Cese di Preturo (L’Aquila), proviene dal mondo delle due ruote (motocross e enduro). Circa otto anni fa, coinvolto da un amico che aveva comprato un 4×4, si è avvicinato anche al fuoristrada su quattro ruote. La passione è scattata subito, e negli anni si è sempre più rafforzata grazie anche all’impegno nell’organizzazione del raduno Sulle tracce del Mammut, giunto lo scorso anno alla quinta edizione.
Il suo primo fuoristrada è stato un “Suzukino” 1.3 abbastanza preparato. “Mi ha dannato l’anima” ricorda Cristian “perché ho il piede abbastanza pesante e questo non va molto d’accordo con la piccola giapponese, che si rompeva in continuazione e per questo l’ha tenuta pochissimo. Però, da neofita, grazie al Suzukino ho imparato la meccanica!”.
Dopo neanche un anno è passato ad una Toyota LJ70 2.4 TD dalla buona preparazione di base con cui si è trovato molto bene. Ma il tipo di fuoristrada che si trovava ad affrontare diventava nel tempo sempre più impegnativo, per cui circa tre anni fa Cristian ha fatto un altro passo in avanti, acquistando la TJ 4.0 del 2002 protagonista di questo servizio.
La vettura aveva già una buona preparazione (assetto rialzato, coppie coniche corte, gomme maggiorate, paraurti rinforzati, verricello), ma il nuovo proprietario l’aveva acquistata con l’intenzione precisa di renderla una vettura da off road estremo, perciò ha cominciato a stravolgerla subito.
I lavori di meccanica sono stati affidati, manco a dirlo, alle sapienti mani dell’amico Simone Mansueti, titolare de L’Officina di Scoppito, in provincia dell’Aquila, preparatore votato all’estremo che per i nostri lettori non ha bisogno di presentazioni. Delle modifiche alla carrozzeria, e di tante altre piccole accortezze, si è invece occupato personalmente Cristian.
Tra le poche cose che non sono state modificate c’è il motore. Il 6 cilindri a benzina di 4 litri da 177 cavalli va benissimo per le esigenze del proprietario, perciò ha beneficiato solo di un filtro dell’aria sportivo OTA della BMC e di un radiatore maggiorato in alluminio. La batteria è di tipo AGM da 80 Ah. Anche il cambio e il riduttore sono rimasti quelli di serie.
Il resto della trasmissione è rinforzato, a cominciare dai nuovi alberi forniti dalla Italgiunti. Da notare che l’anteriore è suddiviso in due segmenti per permettere all’elemento collegato con il riduttore di lavorare il più orizzontale possibile.
La piastra centrale in acciaio che sorregge il cambio è stata ricostruita per poter ospitare anche gli attacchi dei nuovi puntoni artigianali, ricavati dal pieno, regolabili e dotati di uniball. Sia all’avantreno che al retrotreno lo schema sospensivo adottato è il quadrilink. Con l’occasione, il passo è stato allungato.
Gli assali originali hanno lasciato il posto ai ben più robusti ponti del Nissan Patrol GR Y60. Per poter adottare una generosa misura di pneumatici sono state adottate coppie coniche dal rapporto più corto (5.16:1) prodotte dalla Raptor 4×4. Il differenziale bloccabile posteriore è stato modificato (ora il bloccaggio avviene a pressione anziché a depressione) mentre il ponte anteriore è stato dotato di un differenziale bloccabile dell’ARB.
L’assetto è stato rialzato adottando molle della Teraflex +3” abbinate ad ammortizzatori costruiti su misura (con taratura ad hoc) dalla Tekno Auto. Si tratta di elementi a gas, regolabili in compressione e provvisti di uniball. Inoltre sono stati allungati i fine corsa delle sospensioni con distanziali in ergal e sono state montate cinghie di fine corsa per evitare di strappare gli ammortizzatori in caso di violente estensioni degli assali.
La scatola dello sterzo è rimasta quella di serie mentre le barre dello sterzo sono state ricostruite artigianalmente in ergal con uniball. I nuovi tubi dei freni sono aeronautici. Il freno di stazionamento è stato eliminato: per bloccare l’auto è stato posto un rubinetto sul circuito dei freni.
Quanto ai grossi pneumatici, la scelta è caduta sui CST Land Dragon CL-18 da 36×12.50 R 16. Leggeri, hanno la mescola un po’ dura ma si dimostrano molto validi. Sono montati su cerchi in acciaio della Raptor 4×4 dotati di flange beadlock della BM e di speciali valvole Apex Rapid 3.0, che velocizzano notevolmente l’operazione di sgonfiaggio.
Da segnalare anche la presenza a bordo di un compressore d’aria Raptor 4×4 di emergenza (usato soprattutto per gonfiare le gomme), oltre a quello ARB piccolo dedicato ai bloccaggi dei differenziali.
Il frontale di questa TJ è cambiato più volte nel tempo, come si può notare dalle foto: la prima versione del paraurti anteriore heavy duty è stata sostituita da un paraurti più stretto e dotato di arco tubolare tipo stinger; inoltre la grintosa mascherina Angry Bird nera adottata inizialmente è stata danneggiata, perciò ora la vettura è tornata a sfoggiare la mascherina originale, in tinta con la carrozzeria. Non è mai cambiato, invece, il verricello elettrico, un XT Automotive da 12.000 libbre (5,4 tonnellate).
Tutto il perimetro della TJ è adeguatamente difeso dagli urti: lateralmente troviamo infatti i parafanghi in acciaio e le protezioni tubolari della Smittybilt, mentre posteriormente spiccano le protezioni angolari, sempre della Smittybilt, e il paraurti rinforzato della ProComp.
Il tetto rigido originale è stato rimpiazzato da una capottina in tela della Suntop, corredata dei necessari Door Surround. Nell’abitacolo segnaliamo i sedili anatomici della Sparco e la moquette nera.
Cristian Porfirio utilizza la sua TJ in occasione di escursioni in fuoristrada insieme agli amici (che vanno dalle passeggiate più tranquille fino alle uscite di off road estremo) e per partecipare a qualche raduno, dove fa sempre tutte le varianti. “La sfrutto senza risparmiarla” dice soddisfatto.
La preparazione, in effetti, è riuscita molto bene. Nonostante il fatto che sia stata pesantemente elaborata in previsione dell’utilizzo pressoché esclusivo in fuoristrada, questa Jeep si comporta ottimamente anche su strada: grazie alle geometrie indovinate, al passo allungato e all’assetto che, di base, ha una taratura di media rigidità (comunque regolabile), si dimostra stabile e precisa nelle curve. Lo stesso, naturalmente, vale per lo sterrato veloce.
Nel fuoristrada trialistico è semplicemente fantastica: oltre all’ottima escursione e alla trazione eccezionale garantita dai differenziali bloccabili, si fa apprezzare per la notevole stabilità nelle pendenze anche molto accentuate, dovuta al baricentro molto basso del corpo vettura.
Grazie alle coppie coniche corte il motore “tira” le gomme maggiorate senza alcun problema. “Da quando sono passato alle 36” in realtà sarebbe ideale un rapporto ancora un po’ più corto, 5.30:1, però anche così sui salitoni il motore le tira tranquillamente anche in terza ridotta, e questo è ciò che cercavo” dice Cristian.
Questa TJ è in grado di superare quasi ogni tipo di ostacolo in fuoristrada, e non teme i confronti con vetture anche più preparate. Inoltre grazie ai ponti Nissan e agli alberi di trasmissione rinforzati è diventata molto più affidabile, “quasi indistruttibile” dice con orgoglio il proprietario.
Il principale (dei pochissimi) difetti di questa vettura è il consumo di benzina esorbitante: è difficile riuscire ad arrivare a percorrere 2 km con un litro! Anche perché il peso si aggira intorno ai 20 quintali…
Inoltre, ora che è stato raggiunto questo livello di prestazioni è necessario migliorare l’aspetto della sicurezza di chi occupa l’abitacolo. “Ho riflettuto molto e non voglio un roll bar esterno per non stravolgere del tutto la linea della carrozzeria” dice Cristian, che quindi ha deciso di montare prossimamente un kit della Smittybilt che integra e rinforza il roll bar interno originale.
IL PREPARATORE
L’OFFICINA
Strada Provinciale, 16
67019 Scoppito (AQ)
TEL.: 328-1210593
MAIL: simonemansueti@hotmail.it
MODIFICHE E COSTI
Filtro aria BMC OTA – 250
Radiatore maggiorato in alluminio – 200
Batteria AGM da 80 Ah – 150
Alberi trasmissione Italgiunti ant. e post. – 1.300
Ponti Nissan Patrol Y60 ant. e post. – 2.000
Preparazione e revisione ponti – 800
Coppie coniche Raptor 4×4 5.16:1 ant. e post. – 500
Modifica differenziale bloccabile post. – 300
Differenziale ant. ARB bloccabile al 100% – 850
Compressore aria ARB per bloccaggio differenziali – 250
Mozzi a ruota libera AVM heavy duty – 170
Culla in acciaio con attacchi sospensioni – 1.200
Puntoni in ergal – 1.600
Attacchi di puntoni, molle e ammortizzatori – 1.120
Molle Teraflex + 3” (4) – 500
Ammortizzatori Tekno Auto a gas (4) – 1.500
Fine corsa molle e ammortizzatori – 360
Barre di sterzo in ergal – 500
Tubi freno aeronautici – 160
Modifica freno di stazionamento idraulico – 90
Manodopera sostituzione ponti e assetto completo – 2.000
Cerchi in acciaio Raptor 4×4 (4) – 220
Flange beadlock BM (4) – 250
Valvole Apex Rapid 3.0 – 180
Pneumatici CST Land Dragon CL-18 36×12.50 R 16 (4) – 820
Fari ant. a LED (2) – 70
Mascherina Angry Bird – 120
Paraurti ant. artigianale – 350
Verricello XT Automotive 12000 Pro – 399
Paraurti post. rinforzato ProComp – 245
Parafanghi ant. tubolari Smittybilt (2) – 580
Parafanghi post. rinforzati Smittybilt (2) – 190
Protezioni angolari post. rinforzate Smittybilt (2) – 360
Pedane tubolari sottoporta Smittybilt (2) – 340
Capottina Suntop – 320
Door Surround (2) – 230
Copritappo carburante Smittybilt – 70
Stop a LED – 70
Barra a LED + kit montaggio – 200
Sedili ant. Sparco (2) – 550
Moquetta interna nera – 260
Prezzi IVA inclusa, manodopera esclusa
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