Land Rover Discovery 2.5, quando il mezzo giustifica il viaggio 

Gode di una fama ben rinomata tra molti fuoristradisti nostrani, che la apprezzano per le sue qualità di stradista e di arrampicatrice su impervie mulattiere. Ma la Discovery, in tutte le sue varianti, è anche molto altro, e qui ne abbiamo un fantastico esempio attrezzato per i viaggi in terre lontane

Testo e foto Lorenzo Gentile

Pregi

Preparazione completa per i grandi viaggi

Ottima erogazione del propulsore

– Differenziale centrale bloccabile

Difetti

Escursione sospensioni migliorabile

– Trasmissione solo in parte rinforzata

L’AUTORE

Francesco Saccoccio, di Fondi (Latina), è socio di alcuni club monomarca inerenti la Land Rover Discovery e fa parte da parecchi anni del sodalizio dei Topini Randagi. Per chiarimenti o consigli circa la sua preparazione potete scrivergli alla mail: raffy.saccoccio@gmail.com

Tutto partì da una Land Rover 88. Fu proprio grazie a una Series III che Francesco Saccoccio si innamorò perdutamente del mondo Land Rover. La sua prima fuoristrada lo portava ovunque, anche perché era preparata ovunque! Ma purtroppo, col passare del tempo, iniziava ad andargli strettina. Due soli posti a disposizione e l’imminente arrivo di un figlio non facevano sperare nulla di buono per la sorte dell’amata Land.

Un giorno si presentò un’occasione veramente irripetibile e, dopo 700 chilometri di autostrada, che la 88 coprì senza batter ciglio, Francesco passò al volante di una fiammante Discovery Td5. Uno scambio alla pari che può capitare a pochi. La Discovery era un altro mondo: comoda, spaziosa, silenziosa e dotata di cinque posti veri con in più un ampio bagagliaio in cui riporre qualsiasi cosa. Fu una vera gioia anche per la moglie, che finalmente poteva accompagnarlo nelle sue amate scampagnate senza rinunciare al minimo comfort.

Francesco pensò subito a prepararla, ma non come aveva fatto con la Defender (che alla fine era diventata una 4×4 da trial), bensì per utilizzarla nei viaggi portando con sé la famiglia. L’idea di scovare posti sempre nuovi e di vivere a contatto con la natura era per lui decisamente elettrizzante.

All’inizio ha acquistato il necessario per effettuare una preparazione di base del mezzo, come i paraurti, le pedane (forniti da MDI 4×4) e l’assetto Terrafirma, che ha anche permesso l’installazione di pneumatici maggiorati con disegno da fango.

Successivamente, per vivacizzare le prestazioni del motore, si è affidato all’officina Punto Diesel di Marco Fontana, a Frosinone, che ha effettuato la rimappatura della centralina originale così da raggiungere una potenza di 180 cavalli.

Col passare del tempo, però, il desiderio di partire per mete sempre più lontane ed impegnative cresceva, e di pari passo si allungava la lista di accessori necessari ad affrontare dei lunghi viaggi. Ma per mantenere fede al progetto di partenza, più che intervenire sulla parte meccanica Saccoccio si è dedicato a sfruttare tutti gli spazi a disposizione per aumentare la funzionalità e il comfort della vettura durante i giorni trascorsi a bordo.

La parte posteriore del bagagliaio è stata quindi riprogettata con un piano rialzato per alloggiare un frigo portatile, varie cassettiere, una cucina mobile e l’attrezzatura varia per eventuali piccole riparazioni di bordo. Il tetto della vettura, invece, è provvisto di un robusto portapacchi con tenda ripiegabile per poter godere al massimo di una nottata sotto le stelle lontani da tutto.

Con questa Discovery, insomma, partire per un lungo viaggio è davvero un piacere. Anche la preparazione dei reparti tecnici, comunque, non è da sottovalutare. Sebbene per preciso volere del proprietario non sia stata preparata in modo “pesante”, questa Discovery 2 riesce a districarsi bene anche in situazioni difficili grazie agli oltre 40 cavalli in più e alla robusta dose di coppia che ora è disponibile già intorno ai 1.500 giri (sensibilmente più in basso della soglia originale che si attesta sui 2.000 giri).

La massima trazione, poi, è assicurata dal nuovo riduttore, preso da una Discovery serie 1 e dotato quindi di bloccaggio manuale al 100% del riduttore. Recentemente Francesco ha compiuto un viaggio nel deserto della Tunisia e ci ha confermato la bontà di questa modifica, che si integra molto bene con il controllo elettronico di trazione originale esaltandone l’efficacia, dato che non deve più sforzarsi di ripartire la trazione tra i due assali, ma solo tra le quattro ruote.

Precisione e comfort di guida si apprezzano anche nei lunghi spostamenti su asfalto per merito del nuovo assetto Terrafirma con ammortizzatori regolabili, che permettono di adattare il comportamento dinamico della vettura a seconda del terreno affrontato e dello stile di guida.

Dopo un anno di interventi, il risultato ottenuto è una Discovery dalla massima polivalenza d’uso. Saccoccio è riuscito quindi ad esaltare al meglio la vera anima della Discovery, che è uno dei fuoristrada più versatili mai prodotti, confortevole ed ora più affidabile, che non aspetta altro di partire per una meta il più possibile lontano da casa.

DETTAGLI TECNICI

Il 5 cilindri Land Rover di 2,5 litri è stato ritoccato solo in alcuni punti per migliorarne il rendimento ed incrementare la potenza. L’erogazione ha tratto enormi benefici grazie all’eliminazione dell’EGR e alla nuova mappatura della centralina che ha fatto guadagnare ben 40 cavalli (per un totale di circa 180). L’aspirazione beneficia inoltre di uno snorkel Safari e di un nuovo filtro aria sportivo BMC. Per alimentare adeguatamente le numerose utenze di bordo, infine, nel vano motore è stata installata una seconda batteria Optima YellowTop.
L’impianto di scarico è stato rifatto sostituendo i silenziatori originali e il catalizzatore con elementi di costruzione artigianale, fissati sui supporti originali, ed un terminale della Arvin. In questo modo è possibile tornare alla configurazione di partenza in qualsiasi momento.
Il riduttore originale è stato sostituito con quello di una Discovery 1, provvisto di bloccaggio manuale al 100% del differenziale. In funzione di questa modifica è stato necessario installare sul tunnel centrale una leva supplementare per il suo azionamento.
Il ponte posteriore è stato oggetto di alcuni miglioramenti, tra cui la sostituzione dei semiassi e della coppia conica con elementi rinforzati della Ashcroft. A breve anche sull’assale anteriore verrà effettuato lo stesso trattamento ed è in previsione l’installazione di un differenziale posteriore bloccabile al 100%.
L’assetto scelto è il rinomato Terrafirma Stage 4, che rialza il corpo vettura di 2 pollici (5 cm), con molle da carico rinforzate e ammortizzatori regolabili a gas tramite ghiera sul corpo del pistone.
L’ impianto sterzante è stato migliorato con delle barre rinforzate fornite dalla Raptor 4×4.
Della Raptor 4×4 è anche la piastra di protezione anteriore in duralluminio spesso 1 cm che è fissata al telaio.
Il gruppo ruota è composto da pneumatici Cooper Discoverer STT Pro di misura 285/65 R 16 montati su cerchi in acciaio Daytona 8×16 ET -10, forniti da Traction 4×4.

Le protezioni della vettura sono tutte realizzate dalla MDI 4×4, azienda specializzata nella produzione di accessori per Land Rover. I paraurti sono costruiti in lamiera da 4 mm e prevedono l’alloggiamento dei fanali e del verricello (quest’ultimo è un Fervi da 12.000 libbre). Le pedane, invece, in lamiera di 3 mm, presentano due rinforzi  che abbracciano lo scatolato dei sottoporta facendole diventare un corpo unico con la carrozzeria.

Sotto il sedile del passeggero è stato installato un compressore dell’aria Nardi. Due serbatoi di accumulo, per un totale di 10 litri, sono fissati sotto il pianale, sul lato sinistro dell’auto.

Il portapacchi tubolare della Lucas 4×4 è occupato interamente da una tenda da tetto Overcamp, casse porta attrezzi in PVC della Tactix, taniche per il gasolio supplementari e una pala di emergenza. Sul lato destro è fissata una veranda Fiamma 35, inoltre su appositi punti di attacco sono fissati una barra a LED frontale e faretti posteriori da lavoro per facilitare le retromarce. L’allestimento esterno è completato da una binda agganciata alla ruota di scorta.

L’abitacolo è stato attrezzato per le lunghe trasferte ma nello stesso tempo non stravolto per mantenere inalterata la comodità che contraddistingue il mezzo. Spiccano il nuovo volante sportivo e la console con gli interruttori dei servizi aggiunti e gli indicatori della temperatura dell’acqua,  della pressione dell’olio e dei volt. Sopra a questi sono posizionati un GPS e uno strumento diagnostico Nanocom, mentre la radio CB è fissata sul cielo.
Nel bagagliaio sono collocati un frigo-freezer Waeco e cassettiere contenenti l’indispensabile per i viaggi. Da notare anche il ripiano ribaltabile fissato al pannello interno del portellone, realizzato con una lastra di mandorlato, utile per poggiare svariate cose al campo tra cui il fornellino a gas per cucinare.

MODIFICHE E COSTI

Mappatura centralina motore da 180 CV Officina Punto Diesel 600

Kit eliminazione valvola EGR Landylandia 60

Filtro aria BMC 60

Snorkel Safari 120

Tubi scarico 180

Batterie Optima YellowTop 75 Ah (2) 320

Riduttore Discovery 1 con differenziale bloccabile 300

Semiassi e coppia conica post. rinforzati Ashcroft

Kit rialzo assetto +5 cm Terrafirma Stage 4 con molle da carico e ammortizzatori regolabili 600

Dischi freno ant. autoventilati JGS 4×4 (2) 250

Barre di sterzo rinforzate Raptor 4×4 250

Cerchi in acciaio Daytona 8×16 ET -10 (4) 300

Pneumatici Cooper Discoverer STT Pro 285/65 R 16 (4) 850

Paraurti ant. MDI 4×4 in acciaio 700

Verricello elettrico Fervi 12.000 libre 520

Paraurti post. MDI 4×4 in acciaio 550 

Pedane sottoporta MDI 4×4 (2) 600

Piastra paracolpi ant. in duralluminio da 1 cm Raptor 4×4 250

Portapacchi Lucas 4×4 700

Scaletta post. 70

Tenda da tetto Autohome Overcamp 600

Casse porta tutto Tactix in PVC (misure: 70x40x50 e 50x30x60 cm) 100

Veranda Fiamma 35 250

Fari di profondità ant. a LED HM4x4 (4) 120

Barra a LED ant. HM4x4 80

Fari da lavoro post. HM4x4 (3) 90

Binda T-Max 80

Vetri oscurati 150

Volante sportivo 120

Console con interruttori MDI 4×4 130

Strumenti supplementari (temperatura acqua, pressione turbo e voltmetro) 250

Radio CB Midland Alan 48 220

Compressore aria Nardi 520

Frigo-freezer Waeco 12 V 350

Tavolino ripiegabile su portellone post. 100

Porta taniche + 2 taniche carburante 150

Prezzi in euro IVA inclusa, manodopera esclusa

© 4×4 Magazine – RIPRODUZIONE RISERVATA

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