Toyota KZJ90 by Raptor 4×4, sul terreno di caccia

Il costruttore e preparatore ligure ha messo a punto una gamma di accessori completa per una preparazione “soft” ma efficace della Land Cruiser serie 90, che vede aumentata la sua mobilità in fuoristrada mantenendo guidabilità e comfort ottimali

Testo e foto di Matteo Marinelli

I PRO

– Preparazione performante

– Buona guidabilità su strada

– Ottima escursione in twist

I CONTRO

– Paraurti anteriore un po’ spigoloso

– Piccole vibrazioni del portapacchi

IL PREPARATORE


RAPTOR 4×4

Via Piave, 33

17047 Vado Ligure (SV)

Tel. 019-884677 

Web: www.raptor4x4.it

Mail: info@raptor4x4.it

Forse è stata proprio la morfologia del territorio savonese ad inspirare il nome del marchio Raptor 4×4. Non ho indagato sull’origine, ma mi è piaciuto pensarlo da subito. Ho raggiunto Vado Ligure per incontrare i fondatori della Raptor 4×4 e testare insieme a loro una Toyota KZJ90 dotata di un allestimento unico, realizzato su misura dall’azienda.

La Saglietti, titolare del noto marchio di accessori per fuoristrada, è un’azienda storica che ha origini ben radicate nel mondo delle competizioni automobilistiche e vanta oltre trenta anni d’esperienza (nel 2004, tra l’altro, ha conseguito la licenza CSAI di costruttore di roll bar). L’ingresso nel settore off road avviene nel 2006, anno in cui ha iniziato a realizzare accessori nelle sue officine attraverso personale specializzato che cura ogni fase della produzione, dalla carpenteria alla verniciatura, arrivando oggi a coprire un buon numero di marchi automobilistici per esaudire le esigenze di un ampio pubblico.

Il “tuttofare”

Ma ora prendiamo in esame l’allestimento di questa Land Cruiser del 2001, caratterizzato da una una serie di modifiche che non l’hanno portata all’estremo ma la rendono una “tuttofare” del fuoristrada, lasciando integra la guidabilità.

L’assetto originale è stato sostituito con il kit studiato specificamente, che prevede al posteriore ammortizzatori monotubo più morbidi e nuovi puntoni, tutto di fabbricazione Raptor 4×4, mentre all’anteriore sono stati adottati nuovi ammortizzatori coilover, con possibilità di regolazione del precarico della molla.

Per un pugno di centimetri

Questa soluzione rialza il corpo vettura di 4 centimetri, quanto basta per far spazio ai pneumatici maggiorati da 285/75 R 16, che incrementano la distanza da terra degli assali di circa altri 4 centimetri, regalando alla KZJ90 un’escursione molto buona e, di conseguenza, un’elevata mobilità. Una volta ottenuta la mobilità desiderata l’attenzione si è spostata sulla protezione del veicolo, a partire dal sottoscocca che è riparato da tre piastre, tutte realizzate in duralluminio: una posteriore a salvaguardia del serbatoio (spessore 6 mm), una centrale a difesa del riduttore e di parte del cambio, una anteriore per evitare urti diretti sugli organi di sterzo (spessore 10 mm). Quest’ultima si protende per connettersi al paraurti anteriore, anch’esso costruito ad hoc dall’azienda.

Accorgimenti che cambiano tutto

Per evitare tagli e alterazioni della carrozzeria, per il corretto fissaggio del paraurti di questo modello sono state congegnate staffe di rinvio che evitano di andare ad alterare la deformabilità della sezione anteriore in caso di urto o incidente da tamponamento. Accorgimenti degni di nota dato che il paraurti è anche la base di ancoraggio del verricello Come Up DS 9.5 S con cavo sintetico.

Anche il posteriore della vettura è dotato di un paraurti rinforzato, mentre lateralmente sono stati installati tubi per proteggere la parte inferiore delle fiancate, ancorati direttamente al solido telaio a longheroni. L’esterno è completato dal portapacchi, anch’esso bello solido, al punto da farmi pensare che possa svolgere anche una funzione di protezione extra.

Il test

Dopo le spiegazioni tecniche di Marvin, salgo in auto con al fianco suo papà Elio per testare le performance. Questa Toy è fresca di allestimento, decidiamo di battezzarla sulle colline di Vado Ligure. Su strada il mezzo si comporta come se non avesse risentito di nessun intervento, non si sentono cigolii tipici di auto di una certa età, né l’avantreno mostra un rollio in curva, anzi il nuovo assetto leggermente più morbido dell’originale rende più piacevole la guida.

Ciò nonostante, sui tornanti la stabilità è ottima anche con una guida decisamente sportiva. Ogni tanto si fa sentire una piccola vibrazione dal portapacchi, ma è un problema da poco, risolvibile con una guarnizione di gomma posta tra le staffe di fissaggio. Abbandoniamo l’asfalto e iniziamo a salire, percorrendo una mulattiera senza grosse difficoltà, quasi senza percepire il fondo pietroso.

L’assetto ha una risposta molto progressiva sui fondi rocciosi, che evita agli occupanti di avvertire bruschi scossoni nell’impatto con le rocce. L’aderenza è buona e iniziamo a salire un po’ più in quota. Ci “mangiamo” anche alcuni bei passaggi laterali e neppure alcuni twist profondi fanno sussultare la Toyota. 

Anche solo 4 centimetri di rialzo fanno la differenza, rendendo l’articolazione delle ruote di questa KZJ90 molto “elastica”, a favore dell’escursione. La meccanica non ha subìto trasformazioni, la “cavalleria” è rimasta quella fornita dalla Casa così come il bloccaggio del differenziale posteriore. Neanche gli interni hanno subìto trasformazioni se non l’adozione di sedili sportivi avvolgenti di fabbricazione Raptor 4×4 che tengono ben saldi gli occupanti, ed essendo nella seconda decade di questo millennio la modernità ha trovato posto con una radio con display e bluetooth, integrato nella plancia centrale.

Nel complesso si tratta di un’auto “tuttofare” molto divertente: non ha un’anima estrema ma, pur essendo votata principalmente ad un utilizzo su sterrati e mulattiere, non teme neanche sfide e passaggi trialistici. La consiglierei agli appassionati di sport outdoor che non disdegnano comodità a bordo.

DETTAGLI TECNICI

Il motore 3.0 turbodiesel da 125 cavalli è rimasto invariato.
Il kit di rialzo dell’assetto +4 cm proposto da Raptor 4×4 prevede all’avantreno nuovi ammortizzatori coilover. Tramite la ghiera è possibile regolare il precarico delle molle, per personalizzare la rigidità dell’assetto in funzione dello stile di guida che si predilige.
Al retrotreno troviamo nuove molle, nuovi ammortizzatori e 4 nuovi puntoni regolabili. I bracci inferiori sono dotati di johnny joint mentre quelli superiori, decisamente più massicci dei deboli braccetti originali, sono provvisti di boccole in poliuretano. Trattandosi di un rialzo contenuto non è stato necessario modificare gli alberi di trasmissione, che sono rimasti quelli di serie.
Le modifiche all’assetto comprendono anche la nuova barra Panhard posteriore, rinforzata e regolabile per riallineare il ponte.
L’ampia superficie della piastra paracolpi anteriore in duralluminio spesso 10 mm garantisce un’ottima protezione a tutti gli organi dell’avantreno.
Anche la piastra centrale, a protezione del riduttore e di parte del cambio, è realizzata in duralluminio da 10 mm.
Il nuovo paraurti posteriore sostituisce l’originale lasciando inalterata la linea di serie, ed è dotato di griglie di protezioni per le luci incassate. La piastra paraserbatoio è costruita in duralluminio di 6 mm di spessore.
L’azienda ligure commercializza anche i cerchi in acciaio (7×16 ET -20) e i pneumatici montati sulla vettura, di misura 285/75 R 16. I robusti sottoporta tubolari in acciaio trovano un solido ancoraggio direttamente al telaio.
Il sistema di fissaggio del paraurti anteriore è studiato per mantenere la deformabilità del veicolo in caso d’impatto. Sul paraurti è fissato un verricello elettrico Come Up DS 9.5 S da 4,3 tonnellate provvisto di cavo sintetico.
La modanatura a copertura degli angoli superiori del paraurti anteriore: sono i dettagli a fare la differenza e anche l’occhio va appagato.
Il carico trova spazio anche sul tetto grazie alla robusta bagagliera in acciaio, dotata di sponde tubolari laterali.
La proposta di Raptor 4×4 per l’interno si concentra sui sedili sportivi rivestiti di ecopelle che, rispetto ad altri modelli in commercio, si dimostrano molto confortevoli senza complicare l’accesso alla seduta.

MODIFICHE E COSTI

Paraurti ant. modello ST in acciaio con porta verricello 649 

Verricello elettrico Come Up DS 9.5 S con cavo sintetico 1.150

Piastra paracolpi ant. in duralluminio da 10 mm 290 

Slitta centrale spessore in duralluminio da 10 mm 169 

Protezioni sottoporta tubolari HD con tubo esterno di rinforzo 299 

Paraurti post. in acciaio scatolato con griglie parafari 420 

Paraserbatoio post. in duralluminio da 6 mm 200 

Portapacchi tubolare in acciaio completo di sponde laterali 429

Kit rialzo assetto +4 cm (include: 4 molle, 4 ammortizzatori monotubo) 1.079 

Puntoni post. superiori con boccole in poliuretano (2) 249

Puntoni post. inferiori con Raptor Joint (2) 319

Cerchi in acciaio 7×16 ET -20 neri (4) 240

Pneumatici Raptor 4×4 285/75 R 16 (4) 600

Sedili Raptor 4×4 in ecopelle completi (2) 536


© 4×4 Magazine – RIPRODUZIONE RISERVATA

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