Il Jeep Gladiator alla sua nascita sembrava un progetto vincente: una fusione di due cose estremamente popolari, la Wrangler e i pick-up. Ma la realtà è che il Gladiatore non è riuscito ad accendere il mercato e il cuore degli appassionati, in parte danneggiato da un prezzo troppo elevato
di Alesa Priddle
Adattamento testi Gianluca Vittori
Il nuovo capo di Jeep North America, Bob Broderdorf, afferma che le prospettive per il Gladiator diventeranno più brillanti ed è vicino al lancio di un piano strutturato. “Siamo stati in laboratorio a lavorare. Non siamo lontani da un nuovo progetto per far risplendere il Gladiator.
“Il Gladiator ha così tante opportunità”, dice Broderdorf a MotorTrend nelle interviste. Jeep ha aggiunto alcuni programmi aggressivi nell’ultimo trimestre del 2024 per affrontare il prezzo dell’attuale pick-up, con ulteriori mosse a breve termine in arrivo. E ci sono idee creative su come il pick-up potrebbe evolversi a lungo termine.
L’amministratore delegato di Jeep afferma di essere ottimista sul Gladiator che ritiene sia un ottimo prodotto: si tratta di esecuzione e prezzi per aumentare le vendite e mantenere attivo lo stabilimento di Toledo.
Il prezzo è la chiave
Broderdorf, che ha assunto l’incarico di Jeep a settembre dal suo precedente incarico presso Ram, è profondamente consapevole che oggi vengono offerti buoni prodotti nel segmento degli autocarri di medie dimensioni e che per competere, il Gladiator aveva bisogno innanzitutto di un prezzo equo per scalare le gerarchie del mercato dei pick-up.
Nei suoi primi 90 giorni, Broderdorf ha abbassato il prezzo del Gladiator 2025 che ora ha un prezzo di partenza inferiore a $ 40.000. Il nuovo assetto NightHawk del pick-up che si sta attualmente testando, promette già performance migliori, spiega il CEO.
L’idea è quella di andare incontro ai consumatori che, con un prezzo più accessibile e un mezzo migliorato, potranno iniziare a guardare al Gladiator come un mezzo interessante, posizionandolo così nel cuore del mercato dei pick-up e aumentandone il volume d’affari. Tutto questo già dal breve periodo, con una previsione di 60 giorni, arco di tempo in cui si dovrebbero iniziare a vedere dei buoni risultati, così come prevede il CEO.
Costruire un pick-up migliore
I piani a lungo termine richiederanno più tempo, appunto; ingegneria e olio di gomito per cambiare l’auto e portarla dove deve stare di diritto, continua Broderdorf, che dimostra di avere le idee chiare.
“Penso decisamente che il Gladiator abbia davanti una lunga vita da protagonista nel suo segmento.” Ha avuto idee interessanti, spiega, su come potrebbe evolversi il Gladiator dal capo del design Ralph Gilles e dal suo team. “Hanno fatto un ottimo lavoro. Sono entusiasta di vedere come possiamo dar vita alle loro idee”.
Broderdorf suggerisce che ci sono dei concetti in cantiere su come migliorare il mezzo. “Vedrete alcune cose che verranno fatte entro il prossimo anno che entusiasmeranno il pubblico di riferimento.” Quindi per vedere l’operazione completa bisognerà attendere ancora un po’.
Dimostra comunque di avere idee interessanti su dove portare il pick-up e trova le prospettive entusiasmanti. Ma ci sarà molto da lavorare, come lascia intendere Broderdorf. “Devo entrare nel business case. Il semplice fatto di emozionarsi non basta. Devo dargli vita”.
Un nuovo pubblico di riferimento
“Bisogna cambiare il modo che si ha di vedere il Gladiator, per sviluppare un punto di vista diverso. Grazie alle diverse opzioni evolutive che stiamo considerando per questo pick-up, potremmo puntare, forse, a un acquirente diverso”.
Il nuovo CEO vuole attirare un pubblico diverso da quello che normalmente acquisterebbe un Wrangler. Vuole essere più diversificato, portare nuove idee, creare più di un pick-up.
È molto sicuro di sé, potrebbe essere un visionario o un pazzo, bisognerà attendere per capire e per vedere realizzate le sue parole. L’intervista continua e il CEO dimostra sempre più sicurezza nell’esprimere i suoi concetti.
“Jeep ha una storia straordinaria da sfruttare. Quando si parla di Jeep non ci sono scuse, di solito vinciamo. La nostra azienda da il meglio di sé non quando prova a emulare gli altri, ma quando produce Jeep”.
Amen fratello, ci verrebbe da dire. Seguire questo progetto basato su una nuova vita del mezzo e soprattutto nuovi obbiettivi di pubblico, è senza dubbio interessante e ci stuzzica. Una sfida che il nuovo CEO assorbe senza battere ciglio con un piglio da capitano della nave sicuro della rotta, assumendosi oneri e, in particolare, i rischi.
Testo originale e fonti MotorTrend