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1974 Zero Labs Land Rover Series 109 EV, l’arte di mescolare

30 Gennaio 2025
4x4 storiche


Bilanciare sapientemente ingredienti vecchi e nuovi è la chiave del restauro e della conversione in EV della Series Land Rover di Zero Labs





di Scott Evans – foto di William Walker

Traduzione Federico Amato



La miscelazione è un’abilità essenziale nella produzione di molte cose che consumiamo, dal tè al caffè, dal whisky al vino, dai propulsori ibridi alla frenata rigenerativa e meccanica. Bilanciare perfettamente gli ingredienti è un’arte e farà la differenza nel prodotto finale. Non è diverso per le aziende che convertono veicoli classici in veicoli elettrici, e poche hanno ottenuto un risultato del genere come Zero Labs con la sua ultima Land Rover Series 109 del 1974.


La rivolta degli appassionati



I nerd della Land Rover Series sono senza dubbio già in rivolta, dato che questo mezzo è del ’74 e ciò lo renderebbe una Series III, ma il fondatore di Zero Labs Adam Roe ammette apertamente di aver mescolato e abbinato parti della Series II e della Series III per ottenere l’aspetto che desiderava. Inoltre, la maggior parte di esso non è originale, comunque.

All’esterno, solo le portiere, il tetto, i paraurti e la griglia sono originali. Il resto della carrozzeria è stato ricreato in alluminio per renderlo dritto, privo di ammaccature e imperfezioni e più durevole. La qualità costruttiva non era la massima priorità sulla catena di montaggio originale e la carenza di materiali (in particolare subito dopo la seconda guerra mondiale) ha portato a camion assemblati con qualsiasi cosa si trovasse in giro. Dopotutto, non stavano costruendo veicoli di lusso, stavano costruendo veicoli militari o civili destinati a spedizioni in cui sicuramente si sarebbero danneggiati.

Invece di provare a rielaborare il metallo originale in qualcosa che sembri un restauro da concorso, Roe fa semplicemente realizzare componenti sostitutive secondo gli standard moderni. Allo stesso modo, tutte le luci vengono sostituite con unità LED.





Naturalmente, se il nostro cruccio è l’originalità, questo articolo ci potrebbe far storcere il naso. Infatti, Zero Labs elimina tutto ciò che si trova sotto la carrozzeria, telaio, motore, trasmissioni, assali, e così via, e lo sostituisce con la piattaforma EV di quarta generazione di proprietà dell’azienda. Fa a meno della scatola di rinvio e gli assali rigidi, e inserisce la piattaforma skateboard Zero Labs che incorpora motori elettrici anteriori e posteriori, sospensioni con braccio di controllo su tutti gli angoli e una batteria da 100 kWh in grado di ricaricarsi rapidamente e con un’autonomia stimata di 250 miglia.

Le piastre paramotore che proteggono tutto aggiungono volume sotto i paraurti, il che non è negativo, ma non è per niente corretto per l’epoca. Tuttavia, le sospensioni sono state aggiornate e le ruote sono maggiorate, per permettere di montare i freni moderni necessari per contrastare i 600 CV combinati. Anche se, Roe vorrebbe portarli a 16 pollici (dagli attuali 18) per dare al mezzo un aspetto più vintage.

A bordo del mezzo, le prese d’aria sotto il parabrezza sono state meticolosamente riprogettate (gli originali sono notoriamente fragili). Il cruscotto e la console centrale sono ispirati a una Serie II, ma ovviamente sono reinterpretate in chiave moderna. I sedili anteriori a tre vie sono di un’Audi, il sistema HVAC è completamente elettrico e collegato al sistema di gestione della temperatura della batteria per l’efficienza, e ci sono persino alzacristalli elettrici e serrature delle porte con accesso key-less. Il parabrezza riscaldato elettricamente, almeno, sembra molto Land Rover, anche se anch’esso modernizzato. Anche gli indicatori analogici non guastano, seppure rivisitati con un design attuale.



Il vintage si fonde con il moderno

Gira la chiave vintage, premi il moderno pulsante di avviamento e abbassa le tre leve del cambio di ispirazione retrò per innestare la trazione su entrambi i motori e non puoi fare a meno di sentirti un po’ confuso all’inizio su cosa stai guidando. I cambi sono tutti teatrali, con quello sinistro che seleziona la trazione o la retromarcia, quello centrale che seleziona la gamma alta o bassa per il motore anteriore e quello destro che fa lo stesso per il motore posteriore. In realtà, tutto ciò che fanno è selezionare le modalità di guida e modificare le mappe di accelerazione, ma si inseriscono con un tonfo meccanico così soddisfacente che non puoi fare a meno di apprezzare, anche se è tutto un po’ esagerato.

Entrambi i motori innestati (puoi lasciarne uno in folle se lo desideri) il mezzo scivola via con più o meno la stessa urgenza di un moderno diesel, ma più fluido grazie alla mancanza di marce, rumore e vibrazioni. Ma premi il piede e l’accelerazione ti sorprenderà. Con circa 4.800 libbre, è quasi 900 libbre più leggero del moderno Defender. E l’azienda Zero Labs afferma che il loro mezzo può raggiungere i 190 km/h a tutta velocità (il doppio dell’originale), non resta che fidarsi della loro parola.

A meno che non amiate davvero l’accelerazione moderna nei vecchi mezzi, il consiglio è di utilizzare solo il motore posteriore. La potenza ridotta si adatta meglio all’atmosfera del vecchio Land Rover, più veloce dell’originale (barra bassa) ma comunque sufficiente per tenere il passo con il traffico odierno.

Se si spinge sull’acceleratore, non ci si può dimenticare che comunque si tratta di un mezzo vintage. Anche se, è vero, le sospensioni moderne vanno e si manovrano incommensurabilmente meglio di qualsiasi Land Rover della serie. In effetti, con i suoi ammortizzatori Fox (le sospensioni pneumatiche sono opzionali) si guida e si manovra come un moderno Defender. La carreggiata molto più stretta, però, lo fa sembrare molto più pesante e inclinato in alto di qualsiasi mezzo moderno. Lo sterzo a cremagliera è assistito elettricamente, ma sembra ancora un po’ pesante e un po’ lento al centro, rafforzando quell’atmosfera “old school”. I freni sembrano meccanici e completamente moderni, in parte perché questo Land Rover procede per inerzia anziché attivare automaticamente la frenata rigenerativa. Il cliente per il quale è stato realizzato questo mezzo non voleva la rigenerazione e Roe la trovava inefficiente perché non consente la marcia per inerzia e c’è una perdita di potenza ogni volta che l’inverter cambia direzione.






Poi c’è la colonna sonora


No, non un rumore di motore finto, solo autentico rumore del vento, sonagli e ronzii. Ridurre le tolleranze si può fare solo fino a un certo punto per una struttura della carrozzeria che ha nominalmente 51 anni, anzi progettata anni prima. Zero Labs ha ovviamente installato un isolamento acustico, ma funziona fino a un certo punto. Inoltre, bisogna dire che il “rumore” nei vecchi mezzi è comunque un’esperienza che non dispiace; comunque più idonea se si sceglie di guidare un mezzo di 75 anni fa. Anche se qui, il motore, per essere onesti, è molto, molto più silenzioso di quello di serie.

Non mancano i compromessi


Anche quando si ricostruisce un mezzo classico da zero, se conoscete le Land Rover di serie, sapete che c’è un limite a ciò che si può fare per quanto riguarda i limiti di progettazione originale. Anche con un set di pedali completamente nuovo e sedili Audi, la posizione di guida lascia ancora a desiderare. I pedali sono troppo vicini al conducente, quindi l’unico modo per stare comodi è mettere il sedile completamente indietro e anche così si guida ancora con le gambe arcuate. COsì come restano scomodi anche i sedili posteriori.

Progetti che costano assai


Questa quantità di lavori di restauro, personalizzazione e conversione purtroppo non è economica, anche se Roe è costantemente alla ricerca di modi per semplificare le build di Zero Labs e ridurne il prezzo. Cose come sedili e finestrini elettrici costano di più, così come i differenziali bloccabili. I doppi motori sono standard sia per la distribuzione della potenza che del peso, ma puoi ordinare anche solo un motore singolo. Si può cercare di risparmiare qua e là, ma il prezzo resta sempre altissimo.

Infatti la conversione e la costruzione di questi mezzi parte da $ 250.000. Roe vorrebbe lasciar stare questo genere di lavori personalizzati, così complessi e costosi, e semplificare la produzione e ridurre i costi di costruzione, ma resta inteso che se metti abbastanza zeri sull’assegno, Zero Labs ti costruirà tutto ciò che desideri.


© 4×4 Magazine – RIPRODUZIONE RISERVATA

Testo originale e fonti MotorTrend


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