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Il raduno internazionale 4×4 di Gradisca continua ad impressionare per longevità e alti numeri di partecipazione, ben 711 equipaggi nella 36esima edizione con provenienza non solo dalla quasi totalità delle regioni italiane ma anche da Austria, Cèchia, Croazia, Germania, Liechtenstein, Polonia, Slovenija, Svizzera e Ungheria
La lenta e pacifica invasione della cittadina isontina è iniziata la mattina di venerdì 2 febbraio quando moltissimi fuoristradisti hanno completato le operazioni preliminari di iscrizione e hanno parcheggiato in modo ordinato i loro 4×4 nell’ampia piazza centrale per poter essere tra i primi alla partenza.
All’alba del sabato la piazza di Gradisca e le vie limitrofe erano gremite in ogni spazio utile di sosta. Alle 8 le autorità locali presenti, i consiglieri regionali Calligaris e Bernardis, davano il via al grande tour off road. I primi a partire sono stati i veicoli istituzionali della Polizia di Stato e dei Vigili del Fuoco. Poi veniva per tutti il tanto atteso momento di salire sulla rampa di partenza e farsi immortalare nel servizio fotografico assieme a Jenny Ferino, miss Friuli Venezia Giulia.
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Si partiva, quindi, per quel centinaio di chilometri in off road che hanno fatto del Gradisca uno degli appuntamenti più importanti e seguiti nel panorama fuoristradistico internazionale. Ad indicare il percorso vi era il classico road book, di varie colorazioni in base alla tipologia dei percorsi e al loro grado di difficoltà.
Un primo percorso era indicato ai SUV e a chi era alle prime esperienze in off road: si percorreva un territorio inizialmente pianeggiante e che solo nella parte finale prendeva la direzione del Collio con i dolci saliscendi a ridosso del confine con la Slovenia.
Il secondo era più impegnativo e maggiormente avventuroso, e forse anche per questo è stato scelto dalla maggioranza degli equipaggi. Vi erano continue discese e risalite dei torrenti ghiaiosi, per gran parte in secca ma con diverse situazioni fangose e sabbiose dove i piloti potevano esprimere le proprie capacità di guida e la performance del loro 4×4.
A metà itinerario le difficoltà aumentavano con delle varianti che comprendevano i guadi del Natisone e del Judrio, dove era richiesta una buona capacità di guida del pilota, che doveva individuare la miglior andatura e la più idonea traiettoria di attraversamento.
Terminati i lunghi guadi, il road book portava i partecipanti a salire nella zona del Collio, in mezzo a vigneti e strette mulattiere, piuttosto impegnative. Solo all’imbrunire cessavano le proposte di percorsi off road e tutti avevano modo di rientrare a Gradisca, non prima di aver percorso alcuni tracciati tortuosi ricavati nella golena del fiume Isonzo.
Come consuetudine del raduno di Gradisca, diverse sono state le soste ristoro. Si era iniziato con la classica piccola pausa alla Toretta di Tapogliano e poco dopo si raggiungeva la trattoria De Cecco a Buttrio. Quindi si susseguivano i ristori a Monviert a Spessa di Cividale, Al Granatiere a Scriò di Dolegna del Collio ed infine a Russiz Superiore a Capriva del Friuli.
Alle 19, nella sala teatrale Bergamas, le premiazioni hanno chiuso la giornata off road. Quale club straniero meglio classificato e più numeroso con 24 equipaggi si è imposto il Bavarian Jeepers. Al secondo posto si è classificato il Bay Wald E.V. con 9 equipaggi; terzi a pari merito con 7 equipaggi lo Stoap Falzer e l’Allrad Wien. Primo tra i club italiani si è posizionato il Jpster con 22 equipaggi; al secondo posto il Cherry club 4×4 con 8 equipaggi e terzi i Ghisoni 4×4 con 7 equipaggi. Il pilota più giovane al raduno è stato Pietro Barrancotto mentre il “più esperto” è risultato Sandro Ghisoni.
La classifica del test 4×4 è stata vinta da Marco Orzan seguito da Agostino Molino e Andrea Anastasio. Nei test, vincitore è risultato Ulisse Cecchin. Fuori classifica sono stati citati anche il numeroso, come sempre, Geländewagenfreunde e il GFI Alpe Adria per i suoi 28 equipaggi iscritti. Presente al raduno anche il gruppo di autostoriche CRCS, che ha seguito un programma diversificato del raduno ma comunque su percorsi off road di un certo impegno.
Per alcuni partecipanti il weekend nell’Isontino proponeva ancora domenica altre prove 4×4 nonché un tour storico basato su dei brevi percorsi off road e visite guidate al Sacrario di Redipuglia e ad alcuni siti carsici, contesi nella Prima Guerra Mondiale.
Sponsor ufficiali della manifestazione sono stati: Jeep, BFGoodrich, Bliz concessionario Jeep, Mobil 1 Fiorese-Lubriservice, Euro4x4parts, Dentesano, Cassa Rurale Friuli Venezia Giulia, Rock’s, TailgateGear, Barone, Fuoristradainvideo-Garmin, Essedi Service, ZC4x4, Elicar, nonché quelli istituzionali come Regione Friuli Venezia Giulia, Turismo FVG, Io Sono Friuli Venezia Giulia e diversi Comuni tra i 28 in cui si estendono i percorsi del raduno.
La manifestazione è stata organizzata come sempre dal Gruppo Fuoristradistico Isontino Alpe Adria, sotto l’egida della CSEN, con un centinaio di addetti lungo il percorso e alla logistica. Il raduno contribuirà nuovamente ad alcuni sostegni economici per iniziative benefiche.
Con questa 36esima edizione ed i suoi 711 equipaggi al via (oltre ai 48 veicoli di assistenza e ad 8 trattori), il numero dei fuoristrada di tutte le edizioni del Gradisca oltrepassa quota 20.000 (obiettivo degli organizzatori) e si attesta a 20.033 equipaggi corrispondenti a circa 50.000 persone a bordo dei mezzi 4×4, un risultato dalla grande valenza sia sportiva che turistica considerato l’elevato indotto commerciale che la manifestazione porta al territorio nell’offerta di ospitalità.
© 4×4 Magazine – RIPRODUZIONE RISERVATA
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