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Primo test del Toyota 4Runner Trailhunter 2025: pensato per esplorare

3 Febbraio 2025
Test


Un po’ perché sempre più persone hanno sviluppato o incrementato la passione per l’outdoor, un po’ perché la vacanza fai da te prevede un certo risparmio, fatto sta che i viaggi avventurosi self-made verso destinazioni remote sono diventati una tendenza importante



di Jonny Lieberman

Traduzione: Francesco Fatichenti

Questa sensibilizzazione verso l’esplorazione, a bordo di un mezzo solido che offra comfort e prestazioni, è uno dei motivi per cui diverse Case automobilistiche stanno sfornando mezzi sempre più indirizzati a soddisfare questa necessità. Per andare incontro, appunto, agli appassionati di overlanding anche Toyota Motor Corporation ha ritenuto opportuno puntare su questo tipo di allestimento per il nuovissimo 4Runner 2025.

Cosa rende diverso il 4Runner Trailhunter?

Meccanicamente parlando, il Trailhunter è strettamente imparentato con l’eccellente nuovo 4Runner TRD Pro. Dal punto di vista del prezzo, sono uguali; entrambi sono i SUV Toyota 4Runner di sesta generazione più costosi che puoi acquistare, a partire da 68.350 dollari (cifra altissima per un 4Runner); considerate che una Toyota Land Cruiser può essere acquistata per circa 10.000 dollari in meno. In termini di propulsione, i due modelli sono quasi identici, con solo una piccola differenza. Entrambi sono dotati del propulsore turbo ibrido Toyota I-4 da 2,4 litri che produce l’incredibile coppia di 630 Nm a soli 1.700 giri al minuto. Il TRD Pro, così come qualsiasi altro 4Runner che utilizza il motore i-Force Max, sviluppa 326 cavalli. Il Trailhunter invece arriva a 323 cavalli, per la presenza dello snorkel di fabbrica. Questa differenza è pari all’1%, una perdita accettabile. Entrambi i SUV sono dotati di un moderno cambio automatico a 8 velocità con ottimi cambi di marcia. Come il TRD Pro, il 4Runner Trailhunter monta pneumatici Toyo Open Country III da 33 pollici, silenziosi e comodi su strada e fantastici in termini di capacità fuoristrada. I due veicoli condividono una carreggiata più larga di 3,2 pollici rispetto al modello base SR5 e un rialzo anteriore di 1,5 pollici e posteriore di 2 pollici. Entrambi sono fuoristrada piuttosto seri e capaci che amano sporcarsi.

La grande differenza sono gli ammortizzatori.

Il TRD Pro è dotato di ammortizzatori Fox in stile Ford Raptor, ottimi per gli sterrati sconnessi in stile Baja, la corsa nel deserto ad alta velocità. Il Trailhunter ha una serie di ammortizzatori Old Man Emu ottimizzati per l’overlanding. Mai sentito parlare di Old Man Emu? (Clicca sul link a sinistra, ne abbiamo parlato in precedenza). Questi ammortizzatori sono studiati proprio per l’overlanding, il che significa una marcia più confortevole nei lunghi viaggi e la capacità di trasportare molto più peso rispetto a una configurazione fuoristrada standard. A differenza della maggior parte degli altri 4Runner, sul Trailhunter non è disponibile un tetto apribile. Che senso avrebbe, dato che dormirete in una tenda sul tetto? Invece, il Trailhunter ha un ampio portapacchi progettato da ARB che può supportare 700 libbre di peso statico. La parte negativa è che potreste essere obbligati a sistemare parte della vostra attrezzatura sul tetto poiché, come in tutti i 4Runner ibridi, la batteria solleva il pianale del bagagliaio di circa 4 pollici, riducendo lo spazio di carico. Inoltre, come tutti i 4Runner di sesta generazione, i sedili posteriori non si ripiegano completamente.



Com’è guidare il nuovo 4Runner Trailhunter?

In una parola, fantastico, dicono i tester di MotorTrend. Anche perché non esisteva il Trailhunter della generazione precedente del 4Runner, e si può paragonare soltanto con l’ultimo TRD Pro, già conosciuto. È un veicolo molto capace, grazie alla buona altezza da terra e ai validi angoli di attacco e uscita.
L’optimum si ottiene, ovviamente, marciando in 4-Lo, con il differenziale posteriore bloccato e la barra antirollio anteriore scollegata. Ma Toyota ha dotato il Trailhunter di ulteriori, serie doti fuoristradistiche.

L’attivazione di tutte le funzionalità (come le modalità fuoristrada Multi-Terrain Select standard) non fa altro che aumentare la capacità. È il livello S, come amano dire gli YouTuber. In effetti, in un percorso di media difficoltà, sono pochi gli ostacoli che fanno sudare il Trailhunter. Per scoprire esattamente le sue capacità, andrebbe sicuramente messo più in difficoltà. Per ora, la differenza tra il vecchio TRD Pro e il Trailhunter può essere definita enorme: questa Toyota sale di una classe o due. Il Trailhunter è anche molto migliore su strada di qualsiasi 4Runner di fabbrica mai prodotto.
Gli ottimi pneumatici Toyo aiutano molto questo mezzo da 2,5 tonnellate, così come gli ammortizzatori Old Man Emu; e, soprattutto, la grande coppia erogata dal motore è proprio ciò di cui il 4Runner ha sempre avuto bisogno.

Anche se nessun 4Runner è mai stato un mezzo sportivo, su strade tortuose o secondarie il Trailhunter si guida molto bene e raggiunge facilmente la velocità di crociera in autostrada.

In conclusione

È un momento emozionante per gli appassionati di fuoristrada oltreoceano. Le principali Case automobilistiche, tra cui Ford, GM e Toyota, stanno setacciando il mercato alla ricerca dei migliori pezzi da portare ovunque e li offrono agli appassionati direttamente dalla fabbrica. C’è un prezzo per tale comodità, ovviamente, e nel caso del 4Runner Trailhunter è di quasi 70.000 dollari, che è alto. Si potrebbe dire che, se un acquirente intende fare principalmente overlanding con il 4Runner, potrebbe acquistare il nuovo SR5 senza il propulsore ibrido per 42.220 dollari, quindi spendere circa 3.000 dollari per un set di ammortizzatori Old Man Emu, altri 2.000 dollari per pneumatici migliori e un portapacchi e fare tutto il lavoro da solo. Otterrebbe un buon compromesso risparmiando circa 20.000 dollari.
Ma bisogna ammettere che il prodotto finito non sarebbe altrettanto divertente da guidare o così raffinato come quello che offre Toyota. Così come molti divorzi, il 4Runner Trailhunter è costoso perché ne vale la pena.

© 4×4 Magazine – RIPRODUZIONE RISERVATA

Testo originale e fonti: MotorTrend


Foto: www.arbusa.com

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