Senza estremizzarlo, un fuoristradista marchigiano ha ottimamente preparato il suo Patrol in modo da riuscire a passare con disinvoltura dall’asfalto ai più temibili fossi dell’Appennino centrale
Testo e foto di Francesco Fatichenti
I PRO
– Motore performante
– Robustezza generale
– Vettura versatile
I CONTRO
– Marce ridotte lunghe
– Assenza di differenziale anteriore bloccabile
L’AUTORE
Claudio Pandolfi, operaio di Muccia (MC), è uno dei fondatori (e attuale presidente) del presidente del club Barboni di Lusso Team 4×4, nato quattro anni fa con sede a Serravalle di Chienti (MC). Potete contattarlo per mail all’indirizzo pandolfi_claudio@hotmail.it.
Prima di approdare al GR Y61 il marchigiano Claudio Pandolfi ne ha posseduti diversi, di 4×4. Ha iniziato a fare fuoristrada nel 2007 partecipando a qualche raduno con il Patrol TR 2.8 TD del padre. “Poi, visto che papà era un po’ geloso del suo mezzo, mi sono dovuto attrezzare per conto mio” ci ricorda divertito.
I PRECEDENTI 4×4
Nel 2010 ha comprato una Suzuki Samurai, che successivamente ha scambiato con una Vitara, per poi riprendersi la sua vecchia Samurai. Quindi ha comprato un Mitsubishi Pajero, dopo è passato alla Land Rover Defender (nata 19J, ma con motore 200 TDI) e infine il Patrol. Un “curriculum” di tutto rispetto, non c’è che dire. “Mi rimane da provare una Toyota, ma proprio non è nelle mie corde!” scherza.
POI ARRIVA IL PATROL
Il GR Y61, un esemplare della prima serie con il 6 cilindri 2.8 turbodiesel costruito nel 1999, l’ha preso tre anni fa. Dopo la Defender sentiva la necessità di una vettura più versatile e robusta, oltre che più recente, da poter utilizzare anche su strada. Ed ha subito iniziato a prepararlo, spinto anche dalla possibilità di omologare un gran numero di accessori con un unico “collaudo”.
AMMIRATO DA TUTTI
Oggi il GR di Claudio è uno dei più ammirati in Italia perché è allestito in modo completo per l’offroad impegnativo. E’ performante e ha tutte le modifiche regolarmente trascritte sul libretto, dai paraurti ad uso gravoso al roll cage autocostruito passando per le gomme da 35”.
MECCANICA FAI-DA-TE
La maggior parte degli interventi li ha effettuati personalmente Claudio, che è un grande appassionato di meccanica fai-da-te. E che, da amante degli accessori di qualità come è, si è concesso alcune “chicche” come i puntoni e la barra di accoppiamento in ergal e il verricello della Red Winches.
WHAT’S NEXT?
La preparazione, ci potete scommettere, non è certo finita qui, ma oggi ha raggiunto quel livello che merita di essere mostrato al nostro pubblico di appassionati.
UN VERO CATERPILLAR
Imponente grazie all’assetto rialzato (il giusto) unito al body lift e alle carreggiate allargate a 2,1 metri, questo GR, a dispetto della linea grintosa ma che mantiene ancora una certa eleganza, quando si scatena si rivela un vero caterpillar. Claudio, che ha il piede pesante, non lo risparmia mai, né in fuoristrada né sull’asfalto. Eppure il GR non ha fatto altro che confermare la sua fama di 4×4 granitico. “In tre anni di strapazzi non mai dovuto intervenire su un differenziale o una crociera” dice Claudio.
MOTORE E POTENZA
Il motore 2.8 non è stato toccato all’interno, ma grazie alla nuova turbina a geometria variabile e ad una sapiente lavorazione della pompa di iniezione è stato “spremuto” a dovere. Il proprietario non si sbilancia nel quantificare l’incremento di potenza, ma di certo siamo ben oltre i 50 cavalli in più rispetto ai 129 di partenza.
IL TURBO
A 2.000 giri il turbo lavora già a circa 1 bar e a 2.500 giri il motore inizia a spingere forte, salendo veloce e rabbioso, senza incertezze, fino ai 5.000. Anche con le coppie coniche originali muovere le gomme da 35” non è un problema.
COPPIA A REGIME MINIMO?
Eppure Claudio, per essere pienamente soddisfatto, sogna di arrivare ad ottenere quella coppia immediata, praticamente già dal regime minimo, che caratterizzava la sua Defender col 200 TDI “pompato” e che la nuova turbina a geometria variabile, pur avendo migliorato molto l’erogazione, non riesce a fornire.
NON ESISTONO OSTACOLI, MA…
In effetti questo GR non conosce praticamente ostacoli, basta schiacciare il gas e qualsiasi impiccio viene superato di potenza, ma la scarsità di coppia sotto i 2.000 giri, unita alla lunghezza delle marce ridotte (in quinta ridotta si toccano i 90 km/h), lo penalizza nei passaggi tecnici da affrontare in aderenza, con un dosaggio chirurgico dell’acceleratore.
SUPER RIDOTTE
“In queste particolari situazioni rischi di mangiarti mezza frizione” dice Claudio. “Si sente la mancanza di una prima ridotta più corta, trialistica. Ecco perché ho già in programma di installare le super ridotte al 50%, un intervento che sono certo sarà risolutivo”.
L’ASSETTO E LA GUIDABILITA’
L’assetto è un po’ rigido a livello di molle, ma è una precisa scelta del proprietario che, amando la guida “vivace”, preferisce che il GR sia stabile, a dispetto delle sue 2,43 tonnellate di peso. La guidabilità è rimasta ottima.
COME SI COMPORTA NEL TRIAL
Nel trial questo GR si muove davvero bene, l’escursione delle sospensioni è molto ampia sia davanti che dietro e regala una mobilità notevole. E, nonostante la mole, è agile grazie all’ottima sterzata e la sua stabilità infonde molta sicurezza nelle pendenze laterali.
MODIFICHE E COSTI
Turbocompressore Garrett G2256V (revisionato) 450
Pompa iniezione Nissan GR Y60 modificata 1.300
Radiatore maggiorato in alluminio 250
Alternatore Magneti Marelli 120 A (usato) 80
Filtro aria BMC (usato) 150
Snorkel Safari 340
Albero di trasmissione post. Italgiunti rinforzato con doppia doppia crociera 640
Puntoni ant. Superior Engineering Super Flex (2) 1.200
Puntoni post. in ergal regolabili con uniball (2) 300
Molle Robust +7,5 cm (4) + ammortizzatori Nakamura +15 cm (4) 780
Barra di accoppiamento sterzo in ergal (escluse testine) 150
Cerchi in acciaio Dotz 8×15 ET -30 con beadlock (4) 520
Pneumatici Federal Couragia M/T 35×12.50 R 15 (4) 680
Piastra protezione ant. in alluminio 150
Piastra protezione serbatoio GT in alluminio 200
Paraurti ant. e post. GT in acciaio a uso gravoso (da saldare) 600
Verricello elettrico Red Winches Explorer con cavo tessile 1.300
Roll cage 1.000
Fari post. alti Ramingo 4×4 (2) 115
Prezzi in euro IVA inclusa, manodopera esclusa
“In tre anni di strapazzi non sono
mai dovuto intervenire su
un differenziale o una crociera”
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