La quinta edizione del bel raduno abruzzese, spostata da aprile al 27 settembre a causa della pandemia, si è rivelata un grosso successo con 180 vetture partecipanti, a dispetto delle difficoltà organizzative e della pioggia che ha bagnato la manifestazione dall’inizio alla fine
Raduno bagnato, raduno fortunato verrebbe da dire tirando le somme dell’edizione 2020 del raduno Sulle tracce del mammut, organizzato dalla ASD S. Anna di Cese di Preturo (L’Aquila).
La pandemia ha inevitabilmente creato agli organizzatori delle difficoltà in più (molte autorizzazioni in più da chiedere, distanziamento delle vetture nel parcheggio eccetera) ed ha in parte stravolto la natura della manifestazione perché non è stato possibile offrire il tradizionale pranzo, caratteristico perché preparato dalla gente del posto, e si è dovuto ripiegare sui panini con porchetta e patatine distribuiti da un camioncino di street food, consumati all’aperto.
Per cercare di compensare però, a metà mattinata, in montagna e sempre all’aperto, gli organizzatori hanno offerto uno spuntino molto corposo a base di gustosi prodotti locali: panatine dorate, tartufo fresco, mozzarelle artigianali, mortadella di Campotosto.
Oltre alla pandemia, come detto a “remare contro” è stato anche il meteo: per tutta la settimana precedente ha diluviato ed è piovuto anche durante tutto il giorno dell’evento. Lo staff organizzatore ha lavorato sotto l’acqua tutto il giorno, e la pioggia incessante ha reso tutto particolarmente impegnativo, anche per i partecipanti.
Il percorso partiva come sempre da Cese di Preturo e ha attraversato gli stessi territori toccati negli anni precedenti, nei comuni de L’Aquila, Cagnano Amiterno e Pizzoli, ma gli organizzatori hanno trovato nuove strade e cambiato quasi tutte le prove hard (che erano cinque) e le super hard (due, belle lunghe). In alcuni punti il soft era diventato praticamente hard a causa del fango e del passaggio delle numerose vetture.
Nonostante tutto, la risposta dei fuoristradisti è stata eccezionale. “Davvero non ce l’aspettavamo” dice Cristian Porfirio, uno degli organizzatori. “Speravamo di avvicinarci al livello di partecipazione dello scorso anno, e invece l’abbiamo superato alla grande registrando 180 auto iscritte. Evidentemente c’è tanta voglia di tornare a fare fuoristrada”.
“Il maltempo ci ha costretto a lavorare sodo per recuperare alcune auto bloccate durante il percorso, e soprattutto ha rovinato un po’ la pista, allestita come sempre a Cese per far divertire i partecipanti dopo la pausa pranzo. La pioggia battente ha fatto sì che ci fosse molto meno pubblico del solito, inoltre abbiamo dovuto chiudere il percorso hard dopo un’ora perché era diventato impraticabile, mentre il soft era diventato impegnativo. C’era mezzo metro di fango, anche camminare a piedi non era facile. Comunque, fino alle 19.30 c’era ancora parecchia gente”.
“Alla fine, tutto è filato liscio, i partecipanti si sono divertiti moltissimo e questo è ciò che conta. Abbiamo ricevuto tanti complimenti e siamo soddisfattissimi. Critiche, purtroppo, non ne fanno mai, e invece sarebbero molto utili per migliorare la manifestazione!” conclude Cristian.
La prossima edizione di Sulle tracce del mammut è in programma per metà aprile, naturalmente salvo complicazioni.
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